DA "Architettura e modernità" DI Antonino Saggio


Architettura e modernità   Antonino Saggio

Parte Settima


Il successo dell'Architettura nel mondo: 1988-2000

Dalla mostra del Decostruttivismo al Guggenheim di Bilbao.


Il compito più grosso della cultura moderna [è] indicare
l'infinita interdipendenza delle cose e delle persone” 
Cesare Zavattini, Diario    


IL MONDO DECOSTRUITO 

Nel novembre del 1988 a New York si apre la mostra Deconstructivist Architecture, ispirata da Johnson e curata da Mark Wigley. A questa prendono parte sette personalità, Perter Eisenman, Zaha Hadid, Frank Gehry, gli architetti del gruppo Coop Himmelb(l)au, Bernard Tshumi, Daniel Libeskind e Rem Koolhaas, con il fine di dare una "rivoluzione" all'architettura. 
La mostra si rivela vincente per diversi motivi: i nomi e il ristretto numero dei presenti, la parola del nome del evento "decostruttivismo", che da Jacques Derrida, più famoso filosofo Post-Strutturista, il quale porta a una l'attenzione a meccanismi rivolti verso l'esterno e no più rivolti solo a se stessi come seguito dal pensiero dello Strutturalismo.

In questo periodo il mondo cambia velocemente, molti sono i personaggi che hanno Contribuito a questo. Possiamo prendere come esempio Karol Wojtyła, il papà buono, il neo presidente russo o il vincitore del premio Nobel per la pace Walesa. Il vero cambiamento però nella notte del 9 novembre 1989 quando crollò in muro di Berlino. Molti studiosi definiscono 900 come “Il secolo breve“ poiché caratterizzato principalmente da due date, la precedente del 1989 e quella del 1914 con l’inizio della guerra mondiale. In questo periodo si fa strada con l’apertura dei blocchi sovietici il mondo cambia e con esso cambia anche un’idea di architettura. 

Un architetto che si può definire di nuovo stampo e Daniel Libeskind. Nato in Polonia nel 1946 da due profughi dello sterminio, studia musica in Israele, avvicinatosi all’ arte e poi all’ architettura alla Cooper Union di New York. Si forma successivamente in diversi altri settori come Filosofia e Storia.
Architetto eclettico, fa sentire la sua forte interazione con Perter Eisenman nei suoi progetti.  
Le sue opere partono da disegni astratti, partiture musicali che lavora sulla base di linee, sperimentando anche il concetto di layer al quale da una forza drammatica. Molte sono le sue opere famose, soprattutto legate alla religione ebraica, ricordiamo il Museo Ebraico di Berlino, sua opera forse più nota con uno schema folle di assoluta novità, ma anche l'ampliamento del Victoia&Albert Museum a Londra.
Le sue architetture trasmettono il dramma, tramite una diretta comunicazione.



La comunicazione ha un ruolo fondamentale in questo periodo.Il sociologo Alvin Toffler con il libro "la terza ondata" sostiene che dopo la fase della storia dell'umanità e dopo una fase di industrializzazione, vi sia la così detta terza ondata caratterizzata dall'informazione e dal processo economico. Il ruolo dell'architettura, che è stato caratterizzato fino ad ora da "esisto in quanto informo", passa ad essere "esisto in quanto funziono", secondo un ottica funzionalista.


NUOVE SCOPERTE

Santiago Calatrava nasce nel 1951 a Valencia e li pone attenzione alla sua formazione multidisciplinare, con scuole di arte sia primaria che secondaria e successivamente alla facoltà di architettura. Dietro la sua storia vi è una originalità di ricerca, ancor prima di essere costruttore. Nei suoi primi anni di carriera vince il concorso per la Stazione di Stadelhfen di Zurigo. Nel suo periodo d'opera vengono fuori gli architetti-costruttori, i così detti "High-Tech", dai quali però lui si distingue per l'utilizzo di materiali tradizionali e per la ricerca plastica. Il progettare di Calatrava si distinge da un utilizzo di forme che si torcono in modo plastico, anche con l'utilizzo di membrature. Progetta on l'obiettivo di rendere le sue opere in movimento.
"La scultura è alla base, l'ingegneria l'arte e l'architettura la necessaria conseguenza."



Anche l'olandese Rem Koolhaas si è formato attraverso diverse discipline, cinema, arte, giornalismo. Nel 1977 pubblica il libro dal titolo Delirious New York, che scruta la metropoli americana ma che è anche un progetto di ricerca le cui immagini costruiscono le premesse del programma architettonico del gruppo OMA. La loro architettura si basa sulla frammentazione, sul simbolismo. Sono elementi  che possono essere usati tanto nei progetti territoriali quanto nei piccoli progetti. Su queste basi si fondano la Casa dell'Ava e il masterplan di Euralille. 
L'opera che assume una grande rilevanza è la Casa Floirac, a Bordeaux, abitata da un disabile. Qui l'architetto realizza un'ampia parte del solaio mobile, ovvero questa si solleva grazie ad un pistone idraulico. Tale piano collega entrambi i livelli della casa
Lo studio delle nuove trasparenze e superfici è incentrato proprio in questo periodo. Ne sono due esempi calzanti, anche se con concezioni diverse della trasparenza la Fondazione Cartier di Parigi e la Cabina di manovre ferroviarie a Basilea. Il tema delle trasparenze investe quello delle superfici e della bimensionalità che assumono in questo contesto la loro profondità e l'ambiguità inaspettate.




PROCESSI DI PROGETTAZIONE IN PETER EISENMAN


Peter Eisenman fornisce una risposta innovativa al tema del movimento, tale soluzione è legata alla rivoluzione eisteiniana secondo la quale lo spazio è tempo, si misura con il tempo così come l'energia è massa. A queste idee si associa la velocità quale dato fondamentale della società industriale. Eisenman propone una tecnica che prima di lui non ha avuto applicazioni nell'architettura: il blurring o sfocamento: il movimento diventa l'ispirazione concettuale e allo stesso tempo la tecnica con cui organizzare gli edifici.
L'origine di tale tema è nel futurista italiano Giacomo Balla, con il Dinamismo di un cane al guinzaglio, ma l'immagine più nota è il Nudo che scende le scale di Marcel Duchamp.
Il movimento ondulatorio e lo studio della L di Eisenman viene concentrato del tutto in Casa Guardiola, del 1988. 




SPAZIO SISTEMA IN FRANK GEHRY

La modalità di progettare di Gehry si basa su due arti, lo spazio concepito come scena teatrale e la scena stessa che muta a causa dei personaggi e dei volumi delle sue architetture che sembrano muoversi.
Nel 1989 Frank Gehry colleziona molti riconoscimenti importanti che però non lo inibiscono, anzi il suo approccio progettuale è sempre quello di mirare a una riscoperta o a una ricerca, la quale lo porterà a grandi opere.
Nell' Auditorium Disney e nel Guggenheim, Gehry si lascia andare tra le traiettorie rette che diventano le curve, cosi come le superfici, creando un armoniosità unica, nonostante siano opere di una complessità rilevante. Tutti gli spazi godono di un alto livello di plasticità.
L'architetto dimostra la sua grande competenza sottolineando con i suoi corpi di fabbrica temi dinamici della plastica futuristica, dove fin ora non vi erano esempi paragonabili.


In questo periodo si sta passando da una forma di spazio organo a un' idea di spazio sistema. Per il primo caso si intende uno spazio che si conforma rispetto alla funzione che è chiamato a svolgere. Mentre per lo spazio sistema si intende la creazione di un edificio che si basa un ragionamento complesso di più situazioni, il rapporto con l'ambiente, la costruzione, la spazialità, ..., il tutto comunque concepito come "equazioni indipendenti".

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